Comunità energetiche: tutto ciò che devi sapere
Le comunità energetiche rappresentano un’opportunità significativa per promuovere l’energia rinnovabile e migliorare l’efficienza energetica a livello locale: esse infatti non solo contribuiscono alla sostenibilità ambientale, ma offrono anche benefici economici e sociali rilevanti per chi decide di entrarvi o di costituirne una.
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Cosa sono e come funzionano le comunità energetiche?
Le comunità energetiche sono associazioni di enti pubblici e privati, cittadini, attività commerciali e pubbliche amministrazioni locali che si uniscono per produrre, gestire e condividere energia rinnovabile, derivante da pannelli solari o turbine eoliche, con una capacità che può arrivare fino a 1 MW.
Una comunità energetica può essere costituita anche da soli due soggetti, come un produttore e un consumatore.
Come si crea una comunità energetica?
Il primo passo per creare una comunità energetica è organizzare un gruppo di interesse che condivida la visione e gli obiettivi del progetto.
Successivamente, bisogna stabilire un piano di azione che includa l’analisi del consumo energetico, la scelta delle tecnologie rinnovabili da utilizzare e la valutazione economica del progetto.
Infine, è fondamentale costituire formalmente la comunità energetica come entità giuridica e registrarla presso le autorità competenti.
Quali vantaggi comporta costituire o entrare in una comunità energetica?
Entrare in una comunità energetica offre numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dei costi energetici grazie all’autoproduzione e alla condivisione dell’energia.
Inoltre, grazie alle comunità energetiche è possibile contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2, alla promozione delle energie rinnovabili e allo sviluppo economico locale, creando nuovi posti di lavoro e stimolando l’innovazione tecnologica.
Cosa prevede la normativa sulle comunità energetiche?
In Italia, le comunità energetiche sono regolamentate da leggi nazionali che promuovono l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile e che stabiliscono i criteri per la costituzione delle comunità, le modalità di gestione dell’energia prodotta e gli incentivi disponibili.
Rimanere aggiornati sulle novità legislative è fondamentale per sfruttare al meglio le opportunità offerte.
Ci sono degli incentivi previsti per le comunità energetiche?
Al momento, il PNRR prevede un contributo a fondo perduto del 40% per i possessori d’impianti fotovoltaici non superiori al MW di potenza nominale, con sede operativa in comuni sotto i 5.000 abitanti e facenti parte di una comunità energetica.
Se hai un’azienda con dei consumi uguali o superiori a 50.000 kWh all’anno, con sede operativa in un comune sotto i 5.000 abitanti, non esitare a contattare il Gruppo Savex!
Insieme troveremo la soluzione migliore per ottenere il contributo a fondo perduto del 40%. Inoltre, seguiremo il tuo progetto a 360 gradi, fornendoti assistenza in tutte le fasi necessarie all’ottenimento del contributo: progettazione, gestione burocratica inclusa costituzione e gestione della comunità energetica, installazione dell’impianto fotovoltaico e assistenza post-vendita.
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